50 associazioni femminili si sono alleate per far sentire la propria voce
L’Italia è al penultimo posto nell’Unione Europea per occupazione femminile.
A livello nazionale, siamo al 49% (32% nel Meridione), mentre la media europea è il 62%.
Inoltre, a parità di ruolo e competenze, le donne guadagnano meno degli uomini.
Solo 1 donna su 2 in Italia lavora e, a parità di mansioni, percepisce in media 1/5 in meno dello stipendio dei colleghi uomini.
Verona Professional Women Networking insieme alle rappresentanti di altre 49 associazioni di donne ha partecipato alla conferenza stampa di #InclusioneDonna, a Roma, il 17 ottobre 2019.
Inclusione Donna è l’alleanza nata nel 2018 per promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro e della rappresentanza. E anche noi di VPWN ne facciamo parte. Rappresentiamo 40mila donne a cui si sono unite 16 ambasciatrici che ,non partecipando a nessuna associazione, hanno deciso di metterci la faccia.
Sila Mochi, ispiratrice della rete di associazioni di professioniste ha spiegato come è nata l’idea della rete: “#InclusioneDonna nasce in modo spontaneo da un pranzo di due amiche, durante il quale ci siamo dette: ‘Lavoriamo pro bono giorni, mesi, anni per produrre topolini, non è possibile continuare così. Nessuno ci dà retta perché siamo troppe associazioni e produciamo piccole cose, ci dobbiamo unire’. Dopo quel pranzo ci siamo scambiate un po’ di numeri di telefono e abbiamo fatto il passaparola. Questo passaparola ha prodotto, pochi mesi dopo, una comunità di decine di associazioni”.
Durante l’incontro del titolo “Meno occupate, Meno Pagate”, #InclusioneDonna ha presentato il programma 10 istanze su occupazione e rappresentanza femminile confrontandosi con un gruppo trasversale di rappresentanti istituzionali.
Istanze prioritarie
OCCUPAZIONE:
Eliminazione del Pay-Gap
Sostengo al reddito della lavoratrice-madre
Congedo parentale e Congedo di paternità obbligatorio
Aumentare la conoscenza delle misure esistenti volte ad incentivare l’assunzione di donne
Agevolazioni alle micro-imprese femminili
Misure di conciliazione vita-lavoro anche per le libere professioniste
Incentivi a favore delle donne nelle professioni
RAPPRESENTANZA
Rinnovo ed estensione legge Golfo-Mosca
Quote minime di rappresentanza nei livelli di top e middle management
Istituzione Commissione Parlamentare per le Pari Opportunità
Perché queste istanze?
Perché sono misure “spendibili” sui tavoli istituzionali e comportano un impegno di spesa limitativo
Perché sono misure con un impatto significativo sui nostri macro obiettivi
Sono misure nuove o vanno migliorare misure già esistenti
Sono misure che non sono ancora all’attenzione del governo
Perché tutte le associazioni aderenti ad #InclusioneDonna possono riconoscersi in queste istanze e “declinarle” al loro interno in funzione delle loro priorità ed esigenze